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domenica 27 gennaio 2013

Siria: splendori tecnologici dell'antica Talbor


Palmira (che anticamente si chiamava Tadmor) fu una delle metropoli più importanti e più vive, durante l'Impero Romano. Innanzitutto dal punto di vista commerciale, dal momento che era una tappa obbligata lungo le rotte carovaniere che collegavano Roma all'Oriente.
 La città è sempre stata vista come un'oasi nel deserto e gli studiosi si sono sempre chiesti come avesse fatto a prosperare per molti anni.

Nel 2008 l'archeologo Jorgen Christian Meyer ha iniziato lo studio e l'esplorazione dell'area montuosa a nord di Palmira, un territorio di più di 100 chilometri quadrati dove l'acqua piovana veniva incanalata verso le pianure andando ad alimentare i campi.
 Grazie a dei sondaggi ed anche alle immagini satellitari, gli archeologi hanno scoperto i resti di più di venti villaggi che distavano da Palmira pochi giorni di cammino, i quali vanno ad aggiungersi ad altri 15 insediamenti precedentemente scoperti da altri ricercatori nella zona ad ovest di Palmira. 
Sono state anche trovate le tracce di una vasta rete di serbatoi e canali artificiali per la raccolta e la distribuzione dell'acqua, soprattutto in occasione degli improvvisi temporali stagionali.

 Il teatro romano

Dunque Palmira era circondata da colture di olivi, fichi e pistacchi, come affermano le fonti romane. Veniva anche coltivato l'orzo, da quanto è risultato dalle analisi dei pollini condotte su un mattone di fango proveniente dalle aree esplorate da Meyer.
 Gli antichi abitanti riuscivano a catturare e canalizzare dai 12 ai 15 centimetri di pioggia ogni anno. Questo sistema durò fino al 700 d.C., periodo in cui la splendida Palmira iniziò il suo declino. 
Vicino Palmira, poi, erano state edificate delle vere e proprie fattorie che si occupavano della coltivazione dei cereali per il rifornimento della città. 

 Tempio di Baal

Le merci provenienti dall'Asia, dunque, dopo aver navigato nell'Oceano Indiano ed aver attraversato il Golfo Persico, venivano trasportate in parte lungo il fiume Eufrate fino alla Siria. 
Raggiungevano, quindi, Palmira e da qui, attraverso le carovane, arrivavano ai porti del Mediterraneo. Vi erano anche percorsi più veloci e diretti, ma allora, duemila anni fa, Palmira si trovava in una regione ben inserita tra l'Impero Romano ad ovest e gli imperi dei Parti e dei Persiani ad est, e tutta una serie di piccoli regni che sorgevano lungo l'Eufrate, ciascuno dei quali, al passaggio delle carovane, esigeva un pedaggio.
 Palmira era, dunque, una via alternativa, se pure più lunga, ed anche più interessante proprio per via delle fattorie che le sorgevano intorno.
 Gli agricoltori locali, secondo Meyer, permettevano, ai pastori nomadi che conducevano le carovane di cammelli verso Palmira, di pascolare sui loro terreni dopo il raccolto. Lo sterco dei cammelli, poi, rendeva fertile la terra dei contadini, in un reciproco scambio di "favori". Purtroppo la situazione politica attuale in Siria non permette di proseguire oltre le ricerche, per approfondire e svelare gli antichi misteri di questa splendida città. Gli archeologi hanno dovuto abbandonare, infatti, gli scavi in tutta fretta.

Berggasthaus Aescher-Wildkirchli Svizzera


Foto di Berggasthaus Aescher, Weissbad
Questa foto di Berggasthaus Aescher è offerta da TripAdvisor.

Questa piccola gemma meravigliosa nelle Alpi, è da non perdere. Berggasthaus significa montagna Guest House. 
L'hotel è scavato nel granito.
Ma è davvero una Matratzenlager (dormitorio).
Esso dispone di varie camere di grandi materassi su cui mettere il sacco a pelo .
Le coperte sono fornite se necessario.
L'acqua si stacca dalla montagna e non c'e la doccia.
Il cibo che viene servito è ottimo e se siete fortunati vi può essere un po' di musica di montagna in serata.
Ci siamo seduti sulla terrazza,  sotto un ritaglio enorme roccia al riparo dalle intemperie.
L'escursioni in alcune grotte storiche.
Per un lato diverso dell'ospitalità di montagna non perdetevi Berggasthaus Aescher.

Blenheim Palace


Blenheim Palace, situato a circa 13 chilometri in direzione nord rispetto a Oxford, venne donato al duca di Malborough dalla regina Anna, come pegno della sua riconoscenza per I servizi resi alla nazione.

 Il magnifico palazzo in stile barocco inglese è immerso in uno splendido parco all’inglese.

 Il 13 agosto 1704 si verificò un evento che avrebbe cambiato drasticamente l’equilibrio fra i potenti europei e avrebbe restituito alla Gran Bretagna la consapevolezza di poter giocare un ruolo di primo piano come potenza mondiale.
 Gli aleati, guidati dal duca di Malborough e dal Principe Eugenio di Savoia, al servizio dell’Austria, ottennero la loro prima grande vittoria nella Guerra di Successione Spagnola.
 Essi batterono le armate di Luigi XIV nella battaglia di Hochstadt e Blindheim (Bleinheim in inglese) sul Danubio, dimostrando al mondo che il Re Sole poteva essere sconfitto.
 Questa vittoria segnò l’inizio della fine del predominio francese sul vecchio continente.

La regina Anna gratificò John Churchill, Duke of Marlborough (1650 – 1722), con il feudo di Woodstock e il parlamento inglese riconobbe al condottiero un emolumento di 240 mila sterline (una somma enorme per l’epoca) affinché egli potesse edificare una dimora degna della sua grande vittoria.

 Battezzato con il nome del luogo della battaglia, Blenheim Palace era un’ampia, imponente costruzione, disegnata con uno stile e un’attenzione all’effetto prospettico degni del dono che la nazione riconoscente sentiva di dovere a Marlborough. La sua funzione residenziale era assolutamente secondaria.
 John Vanbrough (1664 – 1726) era la scelta obbligatoria come archittetto, dal momento che aveva già legato il suo nome alla realizzazione del Castello di Howard. Egli lavorò a Blenhiem con Nicolas Hawksmoor (1661 – 1736), già suo collaboratore nei lavori di Howard e reso celebre dalla progettazione di alcune chiese barocche in Londra. 
Questi due architetti, considerati oggi i massimi esponenti del barocco inglese, lavorarono insieme a Blenheim Palace dal 1705 al 1725.

 Analogamente a molti palazzi rinascimentali, il complesso ha quattro padiglioni angolari collegati da gallerie. L’imponente struttura dei padiglioni è una reminiscenza delle antiche torri di guardia nelle fortezze. Le arcate aperte conferiscono un effetto prospettico elegante che prosegue il ritmo della facciata, coniugando armoniosamente i padiglioni angolari con gli appartamenti residenziali.

Le facciate laterali sono caratterizzate da alte finestre ad arco, cornici e strutture centrali semicircolari in rilievo. Un imponente portale ornato di colonne, con un timpano triangolare a sovrastare l’entrata, fiancheggiato da facciate semicircolari, curve, enfatizza il ruolo di fulcro dell’edificio centrale principale. Adiacente a esso si trovano due maniche laterali che ospitano le stalle e gli alloggiamenti dei domestici.
 Anche questi edifici hanno una corte interna alle spalle, mentre le loro magnifiche facciate principali danno sulla corte principale del palazzo. Quest’ultima è caratterizzata per essere fiancheggiata sul lato dell’ingresso principale da una lunga galleria sostenuta da colonne.
 Così come i padiglioni angolari, anche il disegno di una corte pressoché completamente circondata da edifici è più un’eredità dell’architettura militare medievale che un’influenza del barocco francese. Infatti, come molti altri palazzi barocchi, anche Blenheim Palace fu realizzato ispirandosi a Versailles. Qui tuttavia gli architetti adattarono il progetto alle esigenze e ai gusti inglesi, creando di conseguenza uno stile barocco nuovo, più solido e teatrale di quello francese.
L’interno è altrettanto impressionante. La sala d’ingresso, alta 20 metri, è decorata con gli affreschi sulla volta e arazzi rappresentanti le vittorie del duca di Malborough. Il duca fu anche un diplomatico e un politico di successo. In tutto l’edificio, mobili di squisita fattura, ritratti di famiglia, argenti preziosi e rare porcellane riflettono il gusto sofisticato della famiglia Churchill.

È certo possibile che un simile ambiente abbia influenzato Winston Churchill, nato in questa casa nel 1874 e successivamente divenuto un celebre Primo Ministro. 

 Vanbrugh creò un giardino barocco in stile francese, armonizzato con lo stile degli edifici, con aiuole fiorite, sentieri perpendicolari che conducono al castello, fontane ed addirittura un canale. Il famoso paesaggista Lancelot “Capability” Brown cancellò questo parco, sostituendogli un giardino all’inglese. Tutto fu pianificato e posizionato, con la massima attenzione, per creare una magnifica interazione tra diverse sfumature di verde e un effetto naturaliforme.

Oggi fa parte di Blenheim Palace anche un giardino terrazzato all’italiana, situato vicino alla dimora e realizzato fra il 1925 e il 1930.
Il parco si estende per 850 ettari, è popolato di animali selvatici, è ricco di sentieri e piste, ed è impreziosito da un lago formato dall’acqua dell’antico canale. Un arco trionfale e colonne della vittoria, circondate da boschetti di alberi che riproducono le posizioni degli eserciti nella battaglia di Blenheim, ricordano il visitatore la grande vittoria del 1704, da cui derivò la costruzione del palazzo.

Quebec City- Canada

Il Château Frontenac è un grande albergo a Quebec City Canada, attualmente gestito come Fairmont Le Château Frontenac . Sito storico nazionale del Canada dal 1980. Prima della costruzione della struttura, il sito è stato occupato dal Haldimand castello, residenza dei governatori coloniali britanniche del Basso Canada e del Quebec.
Château Frontenac creato dall' architetto americano Bruce Price come parte di una serie di "château" hotel in stile realizzate per la Canadian Pacific Railway durante la fine del 19 ° le porzioni più recenti dell 'hotel, tra cui la torre centrale, furono progettati da William Sutherland Maxwell . Politica della società CPR è stata quella di promuovere il turismo di lusso facendo appello ai viaggiatori benestanti. Il Château Frontenac ha aperto nel 1893, sei anni dopo il Banff Springs Hotel , che era di proprietà della stessa società e uno stile simile.

Il Château Frontenac da Louis de Buade, conte di Frontenac , che fu governatore della colonia della Nuova Francia 1672-1682 e 1689-1698. Il castello è stato costruito nei pressi della storica Cittadella alla fine del 17° secolo. La Conferenza di Quebec del 1943, in cui Winston Churchill , Franklin D. Roosevelt , e Mackenzie King discusso la strategia per la seconda guerra mondiale , si è tenuto presso il Château Frontenac,
Anche se molti degli edifici Quebec City sono più alti, l'hotel punto di riferimento si trova su un promontorio alto con vista sul fiume San Lorenzo , offre una vista spettacolare per diversi chilometri e sul San Lorenzo.
Nel 1944, il Castello divenne il centro d'azione delle Conferenze Quebec della seconda guerra mondiale. Nel 1953, questo hotel è stato utilizzato come location per le riprese di Alfred Hitchcock film 's I Confess , con Montgomery Clift e Anne Baxter .

Amore



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