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mercoledì 23 marzo 2016

Liberate in India 144 tartarughe rare. Dovevano diventare zuppe e pozioni sul mercato cinese


Non è stata una bella sorpresa per i doganieri dell’aeroporto di Mumbai, quando domenica hanno aperto un grande zaino verde e nero stipato di quelli che sembravano panini incellophanati e incartati in maniera approssimativa. 
Ma poi, srotolando pian piano uno degli involucri sospetti, gli ufficiali si sono accorti che da quello strano sandwich rotondo sbucava una testolina e che s’aprivano due occhietti che sbattevano le palpebre perplessi.
 Lo zaino conteneva 139 testuggini raggiate, rare e a rischio critico d’estinzione, e anche 7 rarissime e costosissime testuggini del vomere, di cui sopravvivono non più di 600 esemplari nei mari del Madagascar, e che si stima saranno estinte entro 10, massimo 15 anni.

 Proprio dall’isola affacciata sull’Oceano Indiano proveniva il volo del contrabbandiere che è riuscito a sfuggire all’arresto e a volare in Nepal. Ma, almeno, senza il suo carico.
 Sulla coscienza avrà due delle 139 testuggini raggiate i cui gusci, intarsiati da quelli che sembrano raggi di sole o ragnatele gialle, si sono rotti nel trasporto. 
 Il resto degli animaletti è stato salvato dal personale dell’aeroporto che le ha srotolate dalla soffocante pellicola e le ha deposte con cura su quei vassoi di plastica rigida che si usano per riporre i computer portatili al metal detector. 
Un buon pasto a base d’acqua, coriandolo e spinaci è servito a ridare vigore e tenere in vita questi animali rari per la scienza, ma molto appetitosi per i palati di alcuni consumatori e pazienti cinesi e di altre nazioni asiatiche che, incuranti dei divieti internazionali, se ne nutrono come leccornia o lo ingeriscono come medicinale. Secondo alcune tradizioni della medicina cinese le tartarughe servono per purificare il sangue, curare varie malattie, dare longevità e rafforzare la virilità.
 I conservazionisti sperano che gli allevamenti di tartaruga riescano ad arginare la richiesta di animali di contrabbando da parte di un mercato, quello cinese, in continua crescita. Perché non è la prima volta che in India si sventano tentativi simili. 
Nell’agosto scorso, grazie all’arresto di due contrabbandieri a Calcutta, in India è scattata un’operazione «Salva Tartarughe e Testuggini» che ha portato all’arresto di 60 criminali. 
Fino a quel momento avevano approfittato del fatto che di solito ci si concentra sul traffico di tigri o elefanti. 
Risultato della lunga operazione: l’arresto di dozzine di trafficanti di specie proibite negli stati dell’Uttar Pradesh, Maharastra, Karnataka e a Delhi, la confisca di migliaia di tartarughe e testuggini, vive e morte, e il ritrovamento di molti chili di carne già pronta al consumo. 
 Di solito, gli animali contrabbandati venivano convogliati su Calcutta e da lì, via treno o via strada, arrivavano in Bangladesh, Malesia e Thailandia, per penetrare anche nei mercati cinesi. 

«Le tartarughe sono un elemento vitale dell’ecosistema perché hanno anche il ruolo di pulire stagni e i fiumi. E sono una parte importante della catena alimentare animale.
 Il declino della popolazione di tartarughe e testuggini può danneggiare seriamente l’ecosistema dei corsi d’acqua», spiega Shailendra Singh, direttore dell’Alleanza per la Sopravvivenza della Tartaruga in India.

 Per quanto riguarda le 144 testuggini sopravvissute all’aeroporto di Mumbai, ci sono buone notizie: verranno rispedite in Madagascar, e nel giro di pochi giorni dovrebbero essere di nuovo libere di nuotare.

 Fonte: http://www.lastampa.it/
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