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lunedì 27 marzo 2017

Riscoperto e fotografato il cane più raro al mondo


Una scoperta che è una gradita conferma: il cane selvatico delle montagne della Nuova Guinea (Canis dingo hallstromi), il più raro e antico canide selvaggio ancora in vita, da molti considerato un "fossile vivente", non è estinto in natura come si temeva. 

Una recente spedizione ha rinvenuto una popolazione numerosa e in salute, con cuccioli e femmine incinte, nelle montagne di Puncak Jaya, a 4500 m di quota. 
 Per la prima volta da mezzo secolo a questa parte, è stato possibile osservare, studiare e fotografare una popolazione di almeno 15 esemplari tra maschi, femmine e prole, completamente isolata dall'uomo e, evidentemente, molto abile a nascondersi: le uniche due foto in tempi recenti risalivano al 2005 e al 2012, e mancava la conferma del DNA, che ora è stato possibile ottenere.


Un'impronta trovata nel fango nel settembre 2016, e attribuita all'elusivo mammifero, ha portato gli scienziati dell'Università della Papua a cercare tra le foreste delle alture dell'isola, dai 3460 metri fino a quasi 4500 metri di quota, dove il canide è al vertice della catena alimentare.
 Telecamere nascoste hanno catturato 140 immagini del mammifero, e le analisi del DNA e di materiali fecali hanno confermato il suo legame con il dingo australiano e il cane canoro della Nuova Guinea, di cui il cane selvaggio potrebbe essere progenitore (ma la classificazione tassonomica non è ancora chiara).
 Secondo evidenze fossili la specie potrebbe essere giunta sull'isola assieme all'uomo - o in maniera indipendente - almeno 6000 anni fa. 

 Fonte: focus.it

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