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martedì 2 maggio 2017

Libellula, leggenda e significato simbolico


Le libellule sono insetti molto speciali ed eleganti che appartengono all'ordine degli Odonati, attorno a loro ruota una leggenda e tanti significati simbolici.
 Già il nome libellula è legato a due correnti di pensiero, secondo alcuni deriva dal latino ‘libra’ che significa bilancia, questo perché mentre è in volo, essa con le sue ali in posizione orizzontale assomiglia proprio ad una bilancia. 
 Secondo altri, il nome libellula viene dal latino ‘libellum’, diminuitivo di liber ovvero libero.

 Da sempre, la libellula viene considerato un insetto magico grazie alle sue ali cangianti, alla forma esile e per la velocità con cui è in grado di volare e fuggire dai suoi predatori. 

 Nasce da una larva in fondo ad uno stagno e poi si trasforma in maniera naturale, così come il bruco in farfalla


La libellula viene spesso associata alla trasformazione per via di una leggenda.
 Si narra, infatti che la libellula in realtà una volta, fosse un drago molto saggio che, durante la notte, diffondeva la luce con il proprio respiro di fuoco. 
 Proprio il suo respiro aveva creato l’arte della magia e dell’illusione. 
Un giorno però il drago finì prigioniero della sua stessa magia: per ingannare il coyote si trasformò in una libellula, ma nel farlo rimase intrappolato nel nuovo corpo perdendo tutti i poteri.


Secondo alcune tradizioni, la libellula è il simbolo della trasformazione e dei cambiamenti quotidiani, ma anche dell’introspezione che insegna ad andare oltre le apparenze per cercare la propria identità. 

Nella cultura europea, la libellula viene vista come simbolo di libertà, pace e ricerca della verità.
 Con la sua trasformazione da larva a libellula, l’insetto rappresenta anche il passaggio dall’età infantile a quella adulta e quindi in un certo senso il superamento delle illusioni e l’acquisizione di consapevolezza ed equilibrio. 

 Secondo i nativi d’America, la libellula era il simbolo di una verità nascosta e l’insetto stesso rappresentava le anime dei morti, in Oriente è un portafortuna carico di armonia e prosperità. 
 I samurai si incidevano la libellula sull’elmo come buon auspicio della vittoria sul nemico, come simbolo di forza e coraggio. 
Stessa identica cosa per il popolo giapponese.

 In Australia, la libellula libera dalle illusioni terrene, in Europa spesso viene associata alle streghe mandate da Satana per creare confusione, per questo viene chiamata spesso come "tagliatrice d'orecchi" o "uncino del diavolo".
 In alcune zone italiane, la libellula viene chiamata ‘ago del diavolo’, per via del suo corpo sottile e lungo.


Molto spesso, l’indossare un ciondolo a forma di libellula può significare che è in corso un cambiamento nella propria vita o che si è in cerca del proprio equilibrio e del controllo mentale.

 In sintesi, la simbologia legata alla libellula è variegata e spazia tra significati positivi come: la trasformazione, la vittoria, la forza dell’equilibrio e la creatività, a quelli negativi come dubbi, confusione e amicizie ambigue. 

 Sta a voi interpretare l’arrivo di una libellula nella vostra vita.

 Dominella Trunfio

Il Mondo dei giganti di ghiaccio


Il Mondo dei giganti di ghiaccio.
 E' questo che significa Eisriesenwelt, il nome grotta interamente ricoperta di giaccio più grande al mondo che si trova sul monte Hochkogel, in Austria. 
 Fino alla fine dell’Ottocento questa mastodontica grotta era completamente sconosciuta. Gli abitanti della zona ritenevano che fosse l'entrata dell’inferno e, per questo motivo, nessuno ha avuto il coraggio di avventurarsi in quei cunicoli. 
Almeno sino al 1879, quando il temerario ricercatore Anton von Posselt-Czorich decise di varcare da solo quel portone di pietra e vagare per 200 metri nell’oscurità della gola, rendendo ufficiale la scoperta dell’Eisriesenwelt. 
Un anno dopo pubblicò una relazione dettagliata sulla rivista del Club alpino. Però la grotta cadde nuovamente nell’oblio.


Dopo migliaia di anni dalla formazione, il labirinto gelido di grotte oggi si mostra nella sua bellezza cristallina e immutata.
 Ogni anno accoglie oltre 200 mila visitatori e l'apertura 2017 è prevista dal 29 aprile al 26 ottobre. 
Ma la fama di questa meraviglia della natura è arrivata solo dopo la prima guerra mondiale. Nel 1920 venne costruito il primo rifugio-base per i ricercatori e in quattro anni tutte le parti della grotta ricoperte di ghiaccio sono state accessibili a piedi.


Per 35 anni l’accesso alla grotta avvenne esclusivamente a piedi. Fino al 1955, con la costruzione della funivia che tuttora permette di attraversare il tratto più ripido del percorso in pochi minuti. 
Una «svolta» che ha reso Eisriesenwelt una delle mete turistiche più amate nel salisburghese.


Anche se la parte visibile al pubblico è lunga soltanto mille metri, questa cavità glaciale si estende per ben 42 chilometri.

 Il tour dell’Eisriesenwelt permette di ammirare maestose creazioni di ghiaccio e una serie sterminata di stalattiti che sembra comporre una scintillante cattedrale a quattrocento metri di profondità con tanto di organo - detto il Velo di Frigga - in grado di emettere suoni e scricchiolii unici.
 Di grande fascino anche la Posselt Hall, una grande camera con al centro un'enorme stalagmite ribattezzata Torre di Posselt, così come il Castello di Hymir. 
Tutto di ghiaccio, ovviamente.






Fonte:lastampa.it
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